Caught Up. Incastro vincente (Windy City) (Italian Edition) by Tomforde Liz

autore:Tomforde, Liz [Tomforde, Liz]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Always Publishing
pubblicato: 2025-05-16T00:00:00+00:00

23

Kai oltrepassa la porta e affonda subito le dita nei miei capelli, guidando dolcemente il mio sguardo verso il suo, le labbra a pochi centimetri dalle mie. «Posso prendermi quello che voglio, Miller?»

Senza parole, sia per lo scintillio scatenato nei suoi occhi che per il suo atteggiamento dominante e senza freni, mi limito ad annuire.

«Puoi rispondere a voce alta?»

«Sì» sibilo, quando le sue dita mi tirano i capelli provocandomi una sensazione deliziosa. «Puoi prenderti tutto quello che vuoi.»

«Bene.» Mi morde il labbro inferiore. «Ora dimmi perché hai aperto la porta.»

«Perché volevo capire se avevi deciso di volermi o no.»

Kai erompe in una risata lievemente cupa. «Non è mai stato questo il problema e lo sai.»

Mi cinge la vita con un braccio e mi solleva. La mia gamba lo avvolge d’istinto e i nostri corpi si fondono, poi le sue labbra si abbattono sulle mie in un bacio inaspettatamente possessivo che mi coglie di sorpresa. Sto vivendo una sorta di esperienza extracorporea di fronte a questo ragazzo che di solito è l’ultima persona a prendersi ciò che vuole, ma che stasera ha finalmente deciso di essere egoista. La mia schiena sbatte contro il muro e vengo catapultata di nuovo nel presente, e mi rendo conto che è tutto reale, che sta succedendo davvero.

«Kai» mormoro contro le sue labbra. «Ne sei sicuro? Sei sicuro che sia quello che vuoi?»

I suoi occhi si addolciscono e mi sfiora il naso con il suo.

«Non voglio farti del male» continuo con un filo di voce.

«Lo so.» Mi stampa un tenero bacio sulle labbra. «So esattamente quello che stiamo facendo, e lo voglio.»

La lingua di Kai accarezza la mia e la sua erezione preme contro il mio basso ventre.

È tutto così sensuale e spinto… Francamente, non è quello che mi aspettavo da lui dopo la nostra visita alla pittoresca pasticceria. Ma credo sia ciò di cui ha bisogno per far funzionare questo flirt: stabilire una connessione, un rapporto di fiducia. Anche se ha continuato a specificare che quello di stasera non era un appuntamento, è chiaro che lo era, e forse la sdolcinata gita di prima è stata la nostra soluzione.

Anche se adesso non c’è nulla di dolce nel ragazzo che ho davanti.

«Vuoi divertirti un po’ con me?» mi chiede con voce roca, a fior di labbra.

Oddio! Sono delle parole così semplici, eppure in grado di mettere a tacere il mio istinto protettivo nei suoi confronti. Se continua a parlarmi così, sarò io ad aver bisogno di protezione.

«Sì, ti prego.»

Mi sorride contro le labbra.

Mi schiaccia contro la parete e mi stringe dietro la coscia, massaggiandomi come se non avesse sognato altro. Con l’altra mano, invece, scende lungo la mia schiena fino a infilare le dita nelle mutandine.

Non si addentra però. Indugia poco oltre l’elastico, giocando. Stuzzicandomi.

Sono eccitatissima. Ogni parte del mio corpo arde, agognando di essere toccata da lui. Stavolta senza stoffa a intralciarci.

Le sue dita scendono più in basso, così vicine al punto in cui ho bisogno che si soffermino che gemo di frustrazione.

Lui ridacchia. «Un po’ vogliosa, Mills?»

«Sì» affermo con tono lamentoso.

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